lunedì 17 febbraio 2025

84) Al Ristoro

 




Al Ristoro.

Avete presente quello che tanti anni fa non era più che un chiosco del gnocco fritto? 

Quel locale che scendendo verso la pianura, magari dopo un’escursione in appennino, Vi trovavate sulla destra con un parcheggio così grande che Ti veniva voglia di fermarti? Bene, sappiate che AL RISTORO c’è ancora, si è un po’ ampliato, ma il gnocco fritto è sempre impareggiabile, i piatti in menù sono cresciuti rispetto ad allora, ma l’ambiente famigliare che Alberto ed i suoi figli hanno dato e mantenuto Ti fa sentire come a casa, anche se ci vai la domenica e trovi tantissima gente (meglio prenotare).
L’emozione di gustare un piatto di maccheroni al pettine con cinghiale è “tanta roba”, ma gnocco fritto e salume sono la vera storia di questo locale che sorge proprio sopra le gole del Secchia, fra Castellarano e Roteglia, in via Radici Sud 73.
Ci siamo presi la libertà di estrarre dal sito la loro foto di famiglia e parte del messaggio di Alberto che definisce “la più bella avventura della mia vita” l’apertura del “chiosco” in quel lontano 1° maggio 1985. (Daniele Prati)

domenica 16 febbraio 2025

83) CATTINI

 






…………e dopo Nicola, Canossa, Probo eccoci da CATTINI a controllare se il carrello degli arrosti e dei bolliti procura ancora un’EMOZIONE DA POCO come cantava Anna Oxa tanti anni fa.

Scopiazzando da una nota guida gastronomica si legge “fondato nel 1961 da Cesare Cattini è un ristorante dove apprezzare la vera cucina di tradizione, senza fronzoli e senza sorprese”
Diciamo che l’EMOZIONE non è da poco, ma è intensa.
Già il fatto di essere stati sistemati nella stanza appartata ci ha fatto sentire ospiti d’elite e poi l’entrée di polenta e formaggio, salame e culaccia ha fatto il resto.
Proseguire con un bis di tortelli (verdi e zucca) o un bel piatto di cappelletti in brodo per l’ospite più anziano hanno fatto sì che lo stomaco fosse preparato a gustare quello che Monica ed il suo carrello potevano offrire.
Ed allora ecco manzo, lingua, cotechino, testina, nervetti, gallina e scusate se stiamo dimenticando qualcosa perché qualcuno ha pure attinto un pezzo di faraona arrosto, salse e puré hanno completato il tutto in maniera encomiabile.
Per concludere, una zuppa inglese straordinaria ci ha permesso di terminare in bellezza un pranzo che probabilmente farà anche da cena!
Un paio di chilometri dopo la chiesa di Rivalta, un attimo prima del cartello Quattro Castella in Via Filippo Re 20, provate a fermarvi che qui, per chi ama arrosti e bolliti, c’è solo l’imbarazzo della scelta per emozionarsi ed anche per uscire satolli …………. ma con brio. (Daniele Prati)

venerdì 14 febbraio 2025

82) Trattoria Casali


 





Trattoria Casali, via Roma 80, San Martino in Rio. 

In pieno centro, sempre aperto nei giorni feriali, all'ora di pranzo, dedicato a tutti i lavoratori e non, che cercano la semplicità della mamma e della nonna senza sentirsi in pausa lavoro o in mensa, ma a casa propria. Profumi di una volta, semplicità padana antica, racconto di storie del passato con coniglio arrosto in concia che ammorbidisce e riempie di aromi la carne bianca, ossi buchi in umido di semplicità reggiana, mani esperte, servizio rapido, senza fronzoli, tanto pragmatismo ed esperienza. Cappelletti scrigni di sapore onorati da un gran bel brodo di gallina. Da più di 60 anni la famiglia Casali, gestisce questo luogo, ormai ritenuto un'istituzione. Luogo non da sabato e domenica. Il buon Riccardo, schietto titolare, con la sua valente squadra gestisce con rispetto della grande qualità, oltre alla trattoria, il negozio di pasta fresca a fianco. (Lucio Duo)

venerdì 7 febbraio 2025

81) Osteria ROSSODIVINO

 




Osteria ROSSODIVINO

Entrare all'Osteria RossodiVino è come sentirsi a casa
Sulla home page dell’Osteria ROSSODIVINO in Piazza Zanti 11 a Cavriago, gestito in maniera perfetta da MariaChiara e Nadia si legge chiaramente “La nostra Osteria nasce da un desiderio maturato nel tempo, di creare un luogo dove mangiare cose genuine, bere buon vino e poter vivere un’atmosfera familiare” e continua con “grande passione in una territorialità, quella reggiana, che sa offrire tanto, così come la sua gente.”
Le caratteristiche che cerchiamo in questo gruppo ci sono tutte così come la sicurezza di provare quelle emozioni che vorremmo trovare ogni volta che ci sediamo al tavolo di un’osteria/trattoria/ristorante.
Poi, a me personalmente, i tavoli in legno senza tovaglia mi ricordano qualcosa “di tanto tempo fa”.
Partire con un misto di fritti composto da polenta, frittelline di baccalà, verdure pastellate ed erbazzone fritto e continuare con una bomba di riso monoporzione ed una ciotola di polpette coi piselli per terminare con un dolce mattone (anche la zuppa inglese non è stata da meno) è stato proprio “un sentirsi a casa”.
Emozione particolare è leggere nel menù il nome del piatto in dialetto reggiano !!!! (Daniele Prati)

giovedì 6 febbraio 2025

80) Osteria del pescatore

 


Osteria del pescatore

Pieve Modolena, via Zanardelli 9: 

Ogni volta che vengo in questo luogo, mi stupisco del cambio di atmosfera, passo dalla grande e trafficata rotonda sulla via Emilia per Sant'Ilario, imbocco via Guido D'Orso, supero gli ultimi capannoni e mi trovo immediatamente immerso nella campagna reggiana, raggiungo Case Vecchie della Pieve, supero il ponticello sul Modolena, e dopo un tratto su una stradina di campagna mi trovo nella quiete all'Osteria del Pescatore. 

Un basso e semplice edificio in riva a un laghetto da pesca. Con la bella stagione, in distesa estiva, nel bel mezzo della nostra campagna è piacevolissimo trascorrere la serata, ma anche quando è impossibile stare all'esterno, la qualità e la cura del cibo vi stupirà. 

Ottimi i fritti di apertura, l'immancabile gnocco fritto, le chizze e il baccalà, poi a seguire la tradizione reggiana rispettata nei cappelletti in brodo, ma anche rivisitata con i cappellacci al cavolo viola o i passatelli alla crema di funghi e tartufo scorzone. In inverno un buonissimo cotechino, oppure, nelle altre stagioni, il profumatissimo stinco di maiale o le costine al forno con contorno di patate con la buccia. I dolci misti della casa completano l'opera. 

Luca e il suo gentilissimo staff, non vi tradiranno e vi aiuteranno a scoprire le altre specialità. Atmosfera riposante e silenziosa della campagna reggiana a due passi dalla città. (Lucio Duo)

103) Rifugio "Carpe Diem"

  Rifugio "Carpe Diem" , passo di Pradarena, Ligonchio. Se vi capitasse di andare oltre Ligonchio e salire su fino al passo a 1....