…………e dopo Nicola, Canossa, Probo eccoci da CATTINI a controllare se il carrello degli arrosti e dei bolliti procura ancora un’EMOZIONE DA POCO come cantava Anna Oxa tanti anni fa.
Scopiazzando da una nota guida gastronomica si legge “fondato nel 1961 da Cesare Cattini è un ristorante dove apprezzare la vera cucina di tradizione, senza fronzoli e senza sorprese”
Diciamo che l’EMOZIONE non è da poco, ma è intensa.
Già il fatto di essere stati sistemati nella stanza appartata ci ha fatto sentire ospiti d’elite e poi l’entrée di polenta e formaggio, salame e culaccia ha fatto il resto.
Proseguire con un bis di tortelli (verdi e zucca) o un bel piatto di cappelletti in brodo per l’ospite più anziano hanno fatto sì che lo stomaco fosse preparato a gustare quello che Monica ed il suo carrello potevano offrire.
Ed allora ecco manzo, lingua, cotechino, testina, nervetti, gallina e scusate se stiamo dimenticando qualcosa perché qualcuno ha pure attinto un pezzo di faraona arrosto, salse e puré hanno completato il tutto in maniera encomiabile.
Per concludere, una zuppa inglese straordinaria ci ha permesso di terminare in bellezza un pranzo che probabilmente farà anche da cena!
Un paio di chilometri dopo la chiesa di Rivalta, un attimo prima del cartello Quattro Castella in Via Filippo Re 20, provate a fermarvi che qui, per chi ama arrosti e bolliti, c’è solo l’imbarazzo della scelta per emozionarsi ed anche per uscire satolli …………. ma con brio. (Daniele Prati)